SSD nuova generazione di hard disk
Recuperare Dati Hard Disk in anni di attività ha avuto modo di sviluppare le conoscenze sul recupero dati di SSD, unità di memoria che utilizzano memoria a stato solido infatti, è l'acronimo di Solid State Drive che, lentamente stanno rimpiazzando gli hard disk classici. Uno dei grandi vantaggi che sembra aver apportato l'introduzione delle SSD, consta nella maggiore resistenza ad urti e shock, riducendo sensibilmente i danni che causano la perdita dei dati.
Questo, si deve esclusivamente alla diversa conformazione dei due dispositivi di memoria. Gli hard disk come abbiamo visto in precedenza sono composti internamente da vari parti meccaniche che interagiscono tra loro per funzionare e, scrivere i dati sui dischi magnetici; con le memorie SSD invece, viene utilizzata la tecnologia a stato solido, anche detta flash memory (solitamente quella NAND). L'impiego di questa diversa tecnologia di memorizzazione, implica anche un miglioramento della tempistica delle operazioni di I/O cioè, delle operazioni di lettura e scrittura dei dati.
In breve vediamo quali siano le caratteristiche di queste unità SSD:
- resistenza agli shock di 1500g
- il tasso di rottura di una SSD è tra lo 0,5 e il 3% mentre, quello degli hard disk è di ben sette volte superiore (10%)
- minor surriscaldamento e consumi di elettricità
- minor rumore
Cos'è la memoria flash che utilizzano le SSD?
Questo tipo di tecnologia viene utilizzato non solo per l'implementazione delle SSD ma anche, di pen drive USB, nei lettori MP3, fotocamere digitali, cellulari e computer; questo tipo di memoria non volatile, si distingue principalmente in due tipi di tecnologie, la NOR flash e la NAND flash. Il principale vantaggio apportato da entrambe le tecnologie di memoria flash è quello di abbreviare sensibilmente i tempi dei processi, permettendo di eseguire simultaneamente la cancellazione e il salvataggio di dati.Per le memorie SSD, viene utilizzato il tipo di memoria flash NAND che, rispetto a quella NOR, risulta più prestante, con cicli di scrittura ben dieci volte superiore e con un costo di produzione più contenuto.
Come è strutturato una SSD
Un disco rigido SSD, come abbiamo detto, si differenzia non solo per la diversa tecnologia di memorizzazione impiegata ma anche, per le componenti che lo costituiscono. Fondamentale componente per il corretto funzionamento delle operazioni di I/O è il controller che, è l'insieme del processore e del firmware. Nella parte dedicata agli hard disk abbiamo già approfondito il loro funzionamento, sinteticamente riassumibile dicendo che, il microprocessore è un processore elettronico che si occupa della gestione di tutte le operazioni della memoria mentre, il firmware è il programma che determina le istruzioni di funzionamento.
Il controller gestisce molte altre operazioni oltre a quelle di scrittura e lettura dei dati infatti, controlla il funzionamento della memoria cache, dei calcoli delle informazioni di errore e, si occupa della criptazione dei dati nonché operazioni di allocazione dei dati. Le prime tre operazione sono strettamente legate al processo di scrittura e lettura dei dati: la memoria cache viene utilizzata per detenere momentaneamente quei dati "in coda" per essere scritti, quindi subisce molte sovrascritture; sempre in fase di scrittura, vengono elaborate delle informazioni supplementari in grado di correggere eventuali errori (ECC Error Correcting Code) e viene eseguita una distribuzione uniforme dei dati sul drive per cercare di prolungare la durata del drive limitando l'usura delle celle (wear liveling).
Una novità assoluta introdotta dalle SSD è il supercondensatore, un elemento simile ad una pila che, serve per trattenere una certa quantità di energia da liberare in caso di necessità. Grazie all'implementazione di questo condensatore, è possibile proteggere la SSD da problemi di white hole cioè, la mancata scrittura di dati a causa anche di una momentanea mancanza di alimentazione al drive. Per quanto riguarda il tipo di interfaccia utilizzata da un SSD, vi sono implementate principalmente interfaccie di tipo SATA e PATA.
Recupero dati di un disco SSD
Avendo una struttura interna molto diversa rispetto a quella utilizzata per la fabbricazione degli hard disk, viene da sè che è importante per eseguire un recupero dati da SSD avere una conoscenza specifica del loro funzionamento. I nostri tecnici hanno avuto modo negli anni di professione, di cimentarsi nel recupero di unità con memory flash come, per esempio, le pen drive. Disponendo del know how necessario e delle strumentazioni tecniche per il recupero dati, possiamo fornire anche questo ulteriore servizio di data recovery.
Sulle migliori prestazioni in termini di affidabilità e salvaguardia dei dati delle memorie SSD, si sono scatenate e tuttora seguono accesi dibattiti. Vi sono esperti del settore tecnologico informatico che affermano di possibili bit corruption che gettano ombra sulle prestazioni di queste nuove memorie.
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